Domenica 16 aprile – seconda di Pasqua – della “Divina Misericordia”

Prima Lettura: Dagli Atti degli Apostoli (At 2,42-47)

Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.

Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Seconda Lettura: Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1 Pt 1, 3-9)

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce.

Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà.

Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui.

Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Vangelo: Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 19-31)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!».

Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso.

Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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MIO SIGNORE E MIO DIO

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu sei il Cristo, consacrato dal Padre sul fiume Giordano, quando è sceso su di te lo Spirito di Dio

– Tu sei il Messia promesso dai profeti e atteso dal popolo eletto; tu sei il Salvatore di ogni uomo, tu sei venuto a liberarci dal peccato e dalla morte

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù, nella preghiera e nel silenzio del deserto tu hai maturato la risposta a Dio e sei diventato per tutti gli uomini il Salvatore atteso

– Tu sei la Luce del mondo, sei mandato ad illuminare tutte le genti che cercano la strada per giungere alla vera vita

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu sei la Luce per il cieco che finalmente ti può vedere e seguire

– Sei la speranza per il peccatore che riconosce il suo peccato, e soprattutto scopre la bellezza del volto di Dio, che è Padre tuo e nostro

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu sei la parola che ci invita a preparare la via del Signore per ritornare dal nostro esilio, ed entrare nella casa di Dio

– Tu sei il profeta che ci parla del Padre, del suo amore per tutti gli uomini, della sua tenerezza, che non si ferma davanti al nostro rifiuto

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu sei la parola che dona speranza a chi è triste, che richiama alla vita Lazzaro, il figlio della vedova di Nain, la figlia di Giairo

– Tu sei la parola vivente, quella che insegna a tutti che Dio è nostro Padre, che lui si prende cura dei suoi figli

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu sei il dono pieno, e hai offerto la tua vita fino alla morte, e alla morte di croce

– Tu sei il Vincitore perché sei risorto e vivi per sempre in mezzo a quanti desiderano diventare tuoi discepoli

Mio Signore e mio Dio.

– Signore Gesù tu hai donato lo Spirito ai tuoi apostoli e a tutti i credenti nella Pentecoste

– Tu doni lo Spirito anche a noi per scoprire e vivere nella gioia come risorti

Mio Signore e mio Dio.

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