Domenica 5 novembre – DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE

Prima Lettura: Dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo (21, 1-5a)

Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova:

il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il

mare non c’era più.

Vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal

cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:

«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

Egli abiterà con loro

ed essi saranno suoi popoli

ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.

E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi

e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno,

perché le cose di prima sono passate».

E Colui che sedeva sul trono disse:

«Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

Seconda Lettura: Dalla prima lettera di san Pietro apostolo(2, 4-9)

Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo.

Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso».

Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

Vangelo: Dal Vangelo secondo Giovanni (16, 13-19)

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

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MANDAMI QUALCUNO DA AMARE

Madre Teresa di Calcutta

Signore, quando ho fame,

dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;

quando ho un dispiacere,

offrimi qualcuno da consolare;

quando la mia croce diventa pesante,

fammi condividere la croce di un altro;

quando non ho tempo,

dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;

quando sono umiliato,

fa che io abbia qualcuno da lodare;

quando sono scoraggiato,

mandami qualcuno da incoraggiare;

quando ho bisogno della comprensione degli altri,

dammi qualcuno che ha bisogno della mia;

quando ho bisogno che ci si occupi di me,

mandami qualcuno di cui occuparmi;

quando penso solo a me stesso,

attira la mia attenzione su un’altra persona.

Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli

che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.

Dà loro oggi, usando le nostre mani,

il loro pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore

comprensivo, pace e gioia.

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CRISTO NON HA MANI

Cristo non ha mani ha

soltanto le nostre mani per fare oggi il suo lavoro.

Cristo non ha piedi

ha soltanto i nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri.

Cristo non ha labbra

ha soltanto le nostre labbra per raccontare di sé agli uomini di oggi.

Cristo non ha mezzi

ha soltanto il nostro aiuto per condurre gli uomini a sé oggi.

Noi siamo l’unica Bibbia che i popoli leggono ancora

siamo l’ultimo messaggio di Dio scritto in opere e parole.

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