Domenica 16 agosto – ventesima del tempo ordinario

Liturgia della parola:

Is 56,1.6-7; Sal 66; Rm 11,13-15.29-32; Mt 15.21-28 – Popoli tutti, lodate il Signore

– ore 8.30, 10.00 – Santa Messa.- Nei mesi di luglio, agosto e settembre la Santa Messa delle ore 12,00 NON sarà celebrata

(– ore 10,00 anche in diretta streaming dalla ns. pagina Facebook Parrocchia Santa Caterina da Siena Trieste  https://www.facebook.com/scaterina.trieste.3)

AVVISI
La prossima settimana saranno ospiti nella nostra parrocchia i ragazzi dell’ACR diocesana. Li accogliamo con gioia e li affidiamo al Signore assieme agli educatori ed animatori perché anche questa esperienza li aiuti a crescere e maturare nella vita e nella fede.

Prima Lettura Dal libro del profeta Isaia (Is 56, 1.6-7)

Così dice il Signore:

«Osservate il diritto e praticate la giustizia,

perché la mia salvezza sta per venire,

la mia giustizia sta per rivelarsi.

Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo

e per amare il nome del Signore,

e per essere suoi servi,

quanti si guardano dal profanare il sabato

e restano fermi nella mia alleanza,

li condurrò sul mio monte santo

e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.

I loro olocausti e i loro sacrifici

saranno graditi sul mio altare,

perché la mia casa si chiamerà

casa di preghiera per tutti i popoli»

Seconda Lettura Dalla lettera di s. Paolo ap. ai Romani. (Rm 11, 13-15.29-32)

Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!

Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

Vangelo Dal vangelo secondo Matteo (Mt 15, 21-28)

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio».

Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».

Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».

Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Il miracolo

(di Bruno Ferrero, – C’è ancora qualcuno che danza)

Questa è la storia vera di una bambina di otto anni che sapeva che l’amore può fare meraviglie. Il suo fratellino era destinato a morire per un tumore al cervello. I suoi genitori erano poveri, ma avevano fatto di tutto per salvarlo, spendendo tutti i loro risparmi.

Una sera, il papà disse alla mamma in lacrime: “Non ce la facciamo più, cara. Credo sia finita. Solo un miracolo potrebbe salvarlo”. La piccola, con il fiato sospeso, in un angolo della stanza aveva sentito. Corse nella sua stanza, ruppe il salvadanaio e, senza far rumore, si diresse alla farmacia più vicina. Attese pazientemente il suo turno. Si avvicinò al bancone, si alzò sulla punta dei piedi e, davanti al farmacista meravigliato, posò sul banco tutte le monete.

“Per cos’è? Che cosa vuoi piccola?”.

“È per il mio fratellino, signor farmacista. È molto malato e io sono venuta a comprare un miracolo”.

“Che cosa dici?” borbottò il farmacista.

“Si chiama Andrea, e ha una cosa che gli cresce dentro la testa, e papà ha detto alla mamma che è finita, non c’è più niente da fare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Vede, io voglio tanto bene al mio fratellino, per questo ho preso tutti i miei soldi e sono venuta a comperare un miracolo”.

Il farmacista accennò un sorriso triste.

“Piccola mia, noi qui non vendiamo miracoli”.

“Ma se non bastano questi soldi posso darmi da fare per trovarne ancora. Quanto costa un miracolo?”.

C’era nella farmacia un uomo alto ed elegante, dall’aria molto seria, che sembrava interessato alla strana conversazione.

Il farmacista allargò le braccia mortificato. La bambina, con le lacrime agli occhi, cominciò a recuperare le sue monetine. L’uomo si avvicinò a lei.

“Perché piangi, piccola? Che cosa ti succede?”.

“Il signor farmacista non vuole vendermi un miracolo e neanche dirmi quanto costa…. È per il mio fratellino Andrea che è molto malato. Mamma dice che ci vorrebbe un’operazione, ma papà dice che costa troppo e non possiamo pagare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo. Per questo ho portato tutto quello che ho”.

“Quanto hai?”.

“Un dollaro e undici centesimi…. Ma, sapete.” Aggiunse con un filo di voce, “posso trovare ancora qualcosa”.

L’uomo sorrise “Guarda, non credo sia necessario. Un dollaro e undici centesimi è esattamente il prezzo di un miracolo per il tuo fratellino!”. Con una mano raccolse la piccola somma e con l’altra prese dolcemente la manina della bambina.

“Portami a casa tua, piccola. Voglio vedere il tuo fratellino e anche il tuo papà e la tua mamma e vedere con loro se possiamo trovare il piccolo miracolo di cui avete bisogno”.

Il signore alto ed elegante e la bambina uscirono tenendosi per mano. Quell’uomo era il professor Carlton Armstrong, uno dei più grandi neurochirurghi del mondo. Operò il piccolo Andrea, che potè tornare a casa qualche settimana dopo completamente guarito. “Questa operazione” mormorò la mamma “è un vero miracolo. Mi chiedo quanto sia costata…”.

La sorellina sorrise senza dire niente. Lei sapeva quanto era costato il miracolo: un dollaro e undici centesimi…. più, naturalmente l’amore e la fede di una bambina.

Se aveste almeno una fede piccola come un granello di senape, potreste dire a questo monte: “Spostati da qui a là e il monte si sposterà”. Niente sarà impossibile per voi (Vangelo di Matteo 17,20).

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